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cos'è la luce blu

COS’É LA LUCE BLU

La luce blu è una forma di radiazione e può causare alterazione del ciclo sonno-veglia e mal di testa. Scopri cos’è la luce blu e quali sono gli effetti.

La luce blu che noi vediamo è solo una piccola parte delle radiazioni elettromagnetiche emesse dal sole. Questa radiazione è suddivisa in diverse categorie, in base alla lunghezza d’onda, ma quelle di maggiore interesse per la visione sono tre:

  • Raggi UV;
  • Spettro del visibile (quelle che ogni soggetto vede);
  • Raggi IR (infrarossi).

Più ci spostiamo verso i raggi UV, più la radiazione è carica di energia e, quindi, pericolosa per il nostro corpo. Tutti sappiamo che i raggi UV sono dannosi per i nostri occhi (e non solo), ma anche alcune parti della luce visibile, più vicine agli UV, possono provocare dei disturbi visivi.

Nei nostri occhi ci sono dei “sensori” che regolano il nostro ritmo di sonno-veglia, il ciclo circadiano e che funzionano in base a quanta energia arriva dalle cose e dalla luce che stiamo guardando. Più energia arriva, più si altera il nostro normale ciclo vitale, creando problemi come stress, insonnia, malumore e altri sintomi collegati a questi.

La luce blu è proprio quella parte della luce che noi non possiamo vedere, ma che contiene un’altra energia che sollecita in maniera eccessiva i nostri occhi.

cos'è la luce blu

Gli effetti della luce blu 

Gli effetti di una sovraesposizione da luce blu possono essere suddivisi nel breve e medio/lungo periodo.
Nel breve periodo, quindi dopo 6-8 ore, il 91% delle persone può lamentare disturbi quali:

  • Rossore e occhi irritati: lungo periodo di tempo davanti a schermi retroilluminati;
  • Secchezza degli occhi: minor lubrificazione data da minor battito delle palpebre;
  • Affaticamento: forte luminosità degli schermi;
  • Visione offuscata: eccessiva attenzione e sforzo per vedere caratteri piccoli e immagini;
  • Dolore alla schiena, al collo e alle spalle: postura scorretta per il posizionamento improprio del monitor;
  • Insonnia: sovraesposizione alla luce blu, soprattutto alla sera per effetto dell’alterazione ciclo circadiano che regola il ciclo sonno-veglia;
  • Mal di testa: eccessivo affaticamento degli occhi.

Nel lungo periodo, questi sintomi possono diventare più gravi e sempre più frequenti, provocare irritazioni oculari, peggiorare lo stile di vita o alterare il ciclo sonno-veglia, alterando lo stato psico-fisico della persona.

cos'è la luce blu

Consigli utili per prevenire fastidi 

GIUSTA DISTANZA TRA OCCHIO E SCHERMO:

  • Per computer e pc portatili, è consigliabile posizionare lo schermo
    ad una distanza pari almeno alla lunghezza dell’avambraccio;
  • Lo schermo del computer e del televisore devono sempre essere posti direttamente di fronte al volto e appena sotto il livello degli occhi, in modo che il bordo alto del monitor sia allineato alla direzione primaria dello sguardo.

RIDUZIONE DELL’ABBAGLIAMENTO:

  • Regolare la luminosità dello schermo e cambiare il colore di sfondo da un bianco brillante a grigio più chiaro;
  • Pulire frequentemente lo schermo per ridurre i riflessi;
  • Non posizionare lo schermo verso la finestra o comunque chiudere le tende o le tapparelle per evitare che la luce del giorno si rifletta sullo schermo;
  • Mantenere l’illuminazione ambientale fioca.

CORREZIONE DI ABITUDINI PERSONALI:

  • Evitare di fissare lo schermo per troppo tempo, in modo che gli occhi non si secchino e sbattere più volte le palpebre per favorire l’idratazione;
  • Fare delle pause regolari e guardare lontano dallo schermo, fuori dalla finestra oltre i tre metri per 20 secondi ogni 20 minuti.
occhiali con enti defaticanti

Luce blu: quali sono i soggetti interessati?

La diffusione di PC, tablet, smartphone ed altri dispositivi a LED ha determinato una maggiore esposizione a fonti di luce dannose. Le prime interessate sono sicuramente le nuove generazioni, che utilizzano quotidianamente e per molte ore i dispositivi elettronici, la cui esposizione alla luce blu è quindi sempre più precoce e protratta.
In Italia, il 91% degli studenti è presente nei social media e il 33% gioca a videogames con una frequenza pari a 7 ore o più giornaliere. Inoltre, utilizzano questi dispositivi anche in ambito scolastico per scopi didattici.

Un altro gruppo di persone interessate, con un consumo digitale continuo, sono i giovani professionisti che sono collegati al proprio lavoro in qualsiasi momento, utilizzando PC, tablet, smartphone e dispositivi GPS.
Non dimentichiamo i pensionati di oggi, che sono utenti intensivi di smartphone, computer e tablet; prenotano biglietti per il teatro online, leggono le notizie sui quotidiani digitali e utilizzano i social network.

Occhiali anti luce blu

Con l’utilizzo costante del cellulare, soprattutto per l’invio di messaggi, e-mail e navigazione sul Web, un modo pratico per ridurre l’esposizione di questi raggi è utilizzare gli occhiali anti luce blu.

Si tratta di occhiali con lenti che riducono il passaggio della luce blu, utili per smartphone, tablet e schermi di computer, in quanto impediscono che una quantità significativa di luce blu emessa da tali dispositivi raggiunga gli occhi, senza compromettere la visibilità del display.

Ovviamente questo tipo di soluzione diviene maggiormente efficace se personalizzato in base alla visione di ogni singola persona. Parte dell’affaticamento, infatti, è provocato dalla visione fissa, per lungo tempo e a distanza ravvicinata; per questo motivo, anche chi non ha nessun problema visivo o solo una minima correzione potrebbe giovarne, e migliorare così le proprie performance visive davanti al pc.

Al giorno d’oggi questo tipo di trattamento per la luce blu è abbinabile a tutte le lenti e ad ogni correzione visiva.

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