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IPOVEDENTE: CHI É E COME VEDE

L’obiettivo di questo articolo è di spiegare cosa significa e come vede un ipovedente.

Chi è una persona ipovedente?

L’ipovedente è una persona che ha una visione bassa, per questo si usa il prefisso “ipo”.

Si possono fare delle distinzioni se questa diminuzione visiva è legata alla acuità visiva e, quindi, alla capacità di discriminare i dettagli oppure al campo visivo percepito.

L’ipovedente, per le normative attuali, sarebbe distinto in varie categorie (lieve, medio, grave), proprio in base al deficit di visus (la parola “visus” indica quanti decimi vede una persona) e al campo visivo:

  • Ipovedente lieve: il visus corretto con lenti nell’occhio migliore è maggiore di 2/10, ma non superiore a 3/10 oppure quando il campo visivo è inferiore al 60%.
  • Ipovedente medio grave: il visus corretto con lenti nell’occhio migliore è maggiore di 1/10, ma non superiore a 2/10 oppure quando il campo visivo inferiore al 50%.
  • Ipovedente grave: il visus corretto con lenti nell’occhio migliore è maggiore di 1/20, ma non superiore a 1/10 oppure quando il campo visivo inferiore al 30%.

Tuttavia, per noi di Ottica 2M, la categoria ipovisione, come indica anche l’etimologia della parola, comprende anche tutte quelle persone che hanno un deficit visivo che non consente loro di raggiungere degli standard visivi elevanti, come una persona normo vedente. Introduciamo, quindi, la terminologia di vista fragile proprio per indicare queste persone.

Ciò che accomuna tutte queste categorie è l’impedimento del normale svolgimento delle attività quotidiane, come leggere, andare in bici, guidare la macchina…

Qual è la differenza tra cieco e ipovedente?

La cecità, a differenza dell’ipovisione, non consente più alcuna visione. Spesso siamo portati a pensare che essere ciechi voglia dire vedere come quando abbiamo gli occhi chiusi, in realtà, chi è cieco non sa cosa voglia dire vedere e nemmeno cosa sia il buio o la luce. Quindi, per capire come possa essere la sensazione di cecità, bisogna paragonarla a quello che vede un normo vedente dietro la propria nuca: niente.

Può capitare di confondere un ipovedente grave con un cieco, ma con questa spiegazione si capisce che l’ipovedente grave ha comunque la percezione di ombra e luci o dello spazio che lo circonda, a differenza del cieco che lo può solo immaginare con la fantasia.

Quando si diventa ipovedente?

Le cause dell’ipovisione possono essere molteplici:

  • Danni alla retina, causati da patologie quali maculopatia, retinite pigmentosa, glaucoma, retinopatia diabetica, ustioni da raggi UV (quando si guarda il sole o si va in ghiacciaio senza adeguata protezione) e distacco di retina;
  • Cataratta (fortunatamente quella è operabile quasi sempre);
  • Danni alla cornea, come traumi o patologie corneali;
  • Cataratta non operabile o con complicazioni;
  • Difetto visivo elevato, come miopia, ipermetria e astigmatismo (per questo è importantissima la prevenzione della miopia e tutta la campagna sul rallentamento della progressione miopica).

Ovviamente, tra tutte queste sopracitate, la causa più diffusa correlata all’ipovisione è quella legata alle patologie oculari.

Ausili e occhiali speciali

Noi di Ottica 2M siamo da 30 anni a fianco delle persone ipovedenti e ci occupiamo di percorsi personalizzati per ridurre il deficit visivo, attraverso l’ausilio di strumenti e tecnologie all’avanguardia, per tornare ad essere autonomi nel quotidiano e migliorare il benessere visivo.

Se volete saperne di più sui nostri programmi e servizi specifici, cliccate qui.

Gli ausili che facciamo provare sono lenti ingrandenti, lenti ingrandenti e prismatiche (spostano le immagini in punti meno rovinati dell’occhio), filtri foto selettivi (filtrano la luce a nostro piacimento, facendo arrivare alla retina la luce “buona” e respingendo quella “nociva”), video-ingranditori, lenti di ingrandimento, sistemi telescopici e lampade con illuminazione specifica.

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