LUCE BLU: PRO E CONTRO
Al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di luce blu, ma di cosa si tratta concretamente e quali sono i pro e i contro?
COS’È LA LUCE BLU?
Possiamo suddividere la luce che raggiunge l’occhio umano in due categorie: lo spettro visibile del quale fa parte la tanto chiacchierata luce blu; e lo spettro non visibile, del quale fa parte la luce ultravioletta (UV) e la luce infrarossa (IR).
Da tempo seguiamo i consigli degli esperti nel fare attenzione a proteggere i nostri occhi dalla luce UV, riparando i nostri occhi con occhiali da sole e la nostra pelle con creme solari. Dobbiamo, però, tenere da conto che, pur avendo meno energia ed essendo meno dannosa, la luce blu visibile non viene quasi per niente filtrata dal nostro occhio, arrivando direttamente alla retina, e potendo potenzialmente danneggiare l’occhio stesso.
LUCE BLU: PRO E CONTRO
La luce blu è molto importante per noi, non soltanto perché ci aiuta a vedere, ma soprattutto perché è la componente della luce che ci aiuta a regolare il ciclo sonno-veglia del nostro metabolismo, avendo inoltre la forza di farci sentire più o meno energici.
La luce blu, penetrando l’occhio in profondità, riesce ad inibire fortemente la produzione di melatonina e, in questo modo, agisce sulle funzioni dell’ipotalamo che ha il ruolo di regolare il ciclo sonno-veglia. In condizioni di luce naturale, la presenza di luce blu nella luce diurna è relativamente alta, mentre, col calar del sole diminuisce drasticamente.
LA MODERNA VITA DI OGGI
Tutti i display retroilluminati che utilizzano luce a LED hanno uno spettro di emissione con una componente predominante di luce blu, capace appunto di interferire con il nostro sonno, soprattutto se utilizzata nelle ore serali.
Tutte le nuove sorgenti luminose, come smartphone, tablet, pc, luci led e allo xeno, ecc…contengono una proporzione di luci ben superiore a quella delle tradizionali lampadine del passato.
Comunque, è importante tenere a mente che, trascorrere un’ora all’aperto in una giornata nuvolosa, ci espone alla luce blu 30 volte di più che trascorrere la stessa ora in un luogo chiuso, magari davanti alla televisione o al pc.
COME DIFENDERSI DAGLI EFFETTI NOCIVI?
Come ridurre, quindi, gli effetti negativi che la luce blu può provocare ai nostri occhi? È la domanda che ci poniamo un po’ tutti, visto anche l’acceso dibattito che si è creato in merito negli ultimi anni.
Il consiglio maggiormente condiviso e riconosciuto come il più valido è sicuramente quello di cercare di evitare l’esposizione a dispositivi elettronici nelle ore che precedono il sonno e, più in generale, limitare l’esposizione prolungata dal momento in cui all’esterno è calato il sole.
Nell’impossibilità di seguire questo diktat, immaginiamo in molti casi per motivi lavorativi, esistono delle soluzioni che permettono di limitare gli effetti nocivi.
Innanzitutto, quasi la totalità degli smartphone in commercio, dispongono del “profilo serale”: un’impostazione automatica del display che vira verso tonalità calde, cercando di filtrare in modo netto la componente blu.
Questa soluzione argina in parte il problema, ma è efficace soltanto in parte.
La soluzione di gran lunga più valida ed efficace è utilizzare un filtro per la luce blu sui nostri occhiali, che può essere applicato su tutte le tipologie di lenti da vista e su ogni gradazione, ma non solo; esistono, infatti, in commercio degli occhiali con lenti trasparenti che filtrano soltanto la luce blu, adatte, quindi, anche per chi non porta gli occhiali e non ha alcun problema di vista.
Il filtro per la luce blu è applicato alla lente come un trattamento, non diversamente dall’antigraffio o dall’antiriflesso, ci permette di mantenere l’occhiale bello esteticamente (non vi accorgerete nemmeno della variazione) e soprattutto di renderlo funzionale, indossando sempre una protezione adeguata contro la luce blu.