SCREENING VISIVO PER IL BAMBINO
Scopri ora cos’è e come si esegue un corretto screening visivo per il bambino.
Nei primi anni di vita, il bambino è curioso e deve poter sperimentare liberamente, in modo da formare il carattere e creare le basi per un corretto apprendimento.
La vista per un bambino rappresenta la sua finestra sul mondo.
Ci sono, però, numerose patologie che possono compromettere lo sviluppo visivo del bambino e sono difficili da individuare poiché l’occhio in così giovane età, è estremamente adattabile.
Lo screening visivo per il bambino serve proprio ad individuare tempestivamente eventuali problematiche, in maniera non invasiva.
IL PRIMO CONTROLLO DELLA VISTA
Dopo i due anni di età si raccomanda uno screening visivo per il bambino, utile per escludere difetti della vista.
Nel bambino, infatti, non sono rare problematiche come:
- Vizi di refrazione, ovvero miopia, ipermetropia e astigmatismo;
- Ambliopia, conosciuta come “occhio pigro”, che può essere trattata solo nei primi 5 anni di vita;
- Strabismo, quando gli assi visivi degli occhi non sono allineati (se non si interviene in tempo può diventare permanente);
- Anomalie della motilità oculare che possono comportare visione doppia, confusione e paralisi oculare.
Una visita dal pediatra non è sufficiente. Lo screening deve essere eseguito da un oculista o un ortottista.
I test sono abbastanza rapidi, ma fondamentali per diagnosticare di difetti che, se presi in tempo, non limiteranno lo sviluppo visivo del bambino.
PREVENZIONE FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO VISIVO: perché è importante lo screening visivo per il bambino
La tempestività della diagnosi è importantissima poiché fino ai 5-6 anni il sistema visivo è ancora molto “plastico” e ciò permette il recupero di eventuali difetti della vista.
Se si notano anomalie particolari nel comportamento del bambino è consigliabile ricorrere subito alla visita.
Ecco in quali casi:
- Strizza gli occhi quando osserva lontano;
- Chiude un occhio quando guarda verso la luce;
- Inclina o ruota la testa con una certa frequenza;
- Sfrega gli occhi molto spesso;
- Presenta occhi rossi e/o intensa lacrimazione;
- Tiene le palpebre abbassate.
VISTA E APPRENDIMENTO
Se il deficit visivo non viene riconosciuto in tempo, potrebbe creare al bambino problemi a sviluppare il proprio potenziale di apprendimento.
Capita spesso, infatti, che i bambini con un quoziente intellettivo sopra la media siano penalizzati proprio da un disturbo visivo.
Ecco quali sono i segnali che possono farci riconoscere un disturbo dell’apprendimento collegato alla vista:
- Invertire alcune lettere;
- Perdere la riga facilmente o inventare la parte finale delle parole;
- Mal di testa in seguito ad una lettura prolungata;
- Scarsa memoria e comprensione del testo;
- Avvicinarsi troppo al libro;
- Scarsa concentrazione e difficoltà a svolgere i compiti per casa.
Per appurare l’origine del disturbo è sempre e comunque consigliato un controllo optometrico, utile a rilevare eventuali problemi visivi che possono rendere difficili lettura e comprensione.
Il controllo della vista, isolando il problema, identifica anche la miglior soluzione tra occhiali, lenti o visual training.